Sono tornata dalle vacanze in preda al sacro furore del riordino, furore che per ora sto applicando solo al digitale (e già così, ne ho per un secolo: per dire, sto facendo ordine tra le millemila versioni dello stesso corso). Una delle cose che avevo sempre desiderato e temuto fare era cancellare dagli iscritti alla mia newsletter gli inattivi e quindi ho accolto il suggerimento del mio amato Mailchimp, che si presenta così:
Scelgo quindi di mandare una mail agli inattivi, che secondo Mailchimp sono 382. Poco meno della metà degli iscritti. Tra questi, tanti amici. Sconsolata, umile e decisa a non far finta di niente mando una mail a tutti dicendo “ok, capisco, ti cancello, ci leggiamo altrove, prendiamoci un caffè“. Scrollo le spalle, alzo il mento e vado a prepararmi le zucchine lesse (sono pure a dieta). Una lacrima etc.
Arriva la prima mail, “ehi, ma io ti leggo”. Arriva la seconda “non mi cancellare, ci sono”. Arriva la terza “ehi, ma io mi sono iscritta ieri”. Che carini, penso.
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IN CHE SENSO ISCRITTA IERI?
Succede questo: Mailchimp considera inattivi quelli che non hanno aperto anche campagne che non gli sono state spedite. Spedendo poche mail (ma tra i miei buoni propositi c’è anche, ovviamente, “una mail al mese”) è abbastanza facile che tu ti sia iscritto dopo la mia quintultima mail. Se proprio volete cancellare gli inattivi, quindi, meglio fare a mano un segmento che consideri anche la data di iscrizione.
Mi scuso con tutti quelli che hanno ricevuto questa mail per sbaglio, ma sono molto felice di averla spedita, perché sto chiacchierando con un sacco di gente che non sentivo da un po’ e che vuole anche ricevere le mie mail :-)