Come si scrive un post

Se vuoi scrivere un post che funzioni nel tempo devi partire dalla parte più difficile: nel primo paragrafo rispondi bene alla domanda che potrebbe farti qualcuno che vorresti avere come cliente (o lettore o amico), per esempio “Come si scrive un buon post?”.

Se vuoi scrivere un post che funzioni nel tempo devi partire dalla parte più difficile: nel primo paragrafo rispondi bene alla domanda che potrebbe farti qualcuno che vorresti avere come cliente (o lettore o amico), per esempio “Come si scrive un buon post?”. Bene vuol dire in modo chiaro, senza tecnicismi, preciso, ma anche interessante, piacevole e coinvolgente. Non vuol dire breve, o facile, o con tante immagini: vuol dire sintetico, semplice e con le immagini che servono per completare le informazioni che vuoi dare (e magari far sognare o divertire o emozionare un po’).

I miei clienti chiedono spesso aiuto anche per capire come si scrive un post che funzioni bene su Google e anche sui social (e, aggiungo io, che duri nel tempo: meglio pochi post molto ben progettati e aggiornati quando serve che una serie infinita di nuovi post fatti solo per aggiornare il blog). Provo a sintetizzare quello che ho imparato dalla pratica e da quelli più bravi di me con l’ambizione di scrivere un post che sia anche un esempio di come si scrive un buon post :-)

Come si scrive un post per i motori di ricerca?

La domanda potrebbe essere fatta per davvero su un motore di ricerca, quindi cerca anche di sintetizzarla in un’espressione e di ripetere quest’espressione nel titolo, nel primo paragrafo e nei successivi titoli di paragrafo. Ne consegue che devi organizzare il testo in paragrafi, ciascuno con un titolo. La ripetizione della parola chiave non deve appesantire il testo, che deve risultare piacevole sia per un lettore umano sia per un bot (soprattutto se il bot è di Google).

Per piacere a entrambi il tuo post deve essere impaginato in modo da facilitare la lettura a schermo: oltre ai paragrafi i grassetti e i link devono favorire una lettura veloce, creando un percorso che sia una buona sintesi della tua risposta a questa domanda implicita. Il bot non ha gli stessi problemi, ma apprezza se sottolinei i concetti e se indichi altre fonti di valore.

Una buona risposta soddisfa la “query intention” del tuo destinatario ideale: usare invece le parole chiave in modo strumentale garantisce la delusione di chi arriverà da te in quel modo.

Come si scrive un post per i social media?

Se vuoi usare i social media per far conoscere il tuo post devi prevedere almeno una frase che sintetizzi tutto il valore della tua buona risposta. Potrai usare questa frase come lancio del tuo post e, se sei davvero bravo, avrai frasi diverse per piattaforme diverse. Se sei bravissimo scriverai in modo che persone diverse (ma simili a quelle che vuoi coinvolgere) trovino frasi perfette per i loro lanci sui social media: efficaci come un tweet, utili per Linkedin, coinvolgenti per Facebook, stimolanti al punto da essere citate in un altro post e magari avviare una conversazione approfondita.

L’importante è scrivere come se stessi già conversando con il tuo lettore, perché solo così qualcuno ti risponderà, anche se molte risposte resteranno inespresse (ma prima o poi arriveranno, magari anni dopo, stringendo la mano di qualcuno che ti ringrazierà per quella risposta perfetta di tanto tempo fa).

Come si scrive un post se non si sa scrivere?

È semplice: lo si progetta cercando di pensare a quale domanda stiamo rispondendo a e poi lo si affida al professionista giusto (un redattore, un copywriter, un autore). Ricorda solo che saper scrivere è un talento, sapere cosa scrivere un altro. Puoi progettare un post facendo una scaletta o una mappa concettuale o anche semplicemente raccogliendo le informazioni necessarie. L’importante è ricordare che scrivere significa dare a un contenuto la forma giusta e se il contenuto è povero non c’è forma che tenga: tu puoi non saper scrivere, ma il vero problema è non sapere cosa dire.

Come si scrive un post se non si sa cosa scrivere?

Eccoci al punto: se non sai cosa scrivere hai bisogno di guardare meglio e da una prospettiva diversa la tua offerta. I contenuti che funzionano di più, oggi, sono quelli che aiutano i tuoi clienti a sceglierti, a comprarti, a usarti. Non parlare di te, parla di loro e di quello che potrebbero riuscire a fare anche grazie al tuo aiuto. È l’unico modo per poter comunicare la tua offerta senza essere autoreferenziale.