Siamo già tutti digital*
L’altro giorno, poco prima di If Book Then, raccontavo a Giorgia Lupi che non ho mai paura prima di parlare in pubblico, è una cosa che faccio con naturalezza e senza quasi pormi il problema. Ho paura dopo.
Non è un vezzo, ho paura sul serio; non sempre, non in modo drammatico, ma diciamo che tendo a ripensare a quello che ho detto, a cercare conforto nei tweet e in genere a cercare conferme indirette. A volte quello che trovo trasforma la paura in terrore, a volte mi ricompensa oltre ogni aspettativa. È il caso di questo post scritto da Marta, una delle partecipanti al corso TalentDonna:
Mi piace quest’universo variegato, dalla differenza ci si arricchisce sempre e il clima di attesa e di emozione che accompagna i primi minuti sboccia poi nella ricca e profonda introduzione di Mafe De Baggis, freelance esperta di community e comunicazione.
Qui trovate la presentazione:
Non va sempre così, ma ne parliamo un’altra volta, quando cioè vi racconterò di Pleens, Facebook e Cortina.
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[…] ho mai paura prima, ho spesso paura dopo: la bambina in me, quella che indovina spesso il ritmo del discorso, continua a pensare che so […]
[…] ho mai paura prima, ho spesso paura dopo: la bambina in me, quella che indovina spesso il ritmo del discorso, continua a pensare che so […]