Glossario social media

Le parole del marketing sono bruttine forti e un glossario aiuta.

Le parole del marketing sono bruttine forti e un glossario aiuta.

A/B Text
Un test in cui un’inserzione viene messa in competizione con un’altra variando solo un dettaglio (il copy, l’immagine, l’audience, l’obiettivo della campagna). Al di là del suo uso specifico, sensato solo in campagne dai grandi volumi e con poche variabili), dà una forma mentis utile per capire la necessità di sperimentare e di testare creatività e soluzioni diverse.
Ads
Inserzioni, quasi sempre con riferimento alle inserzioni di Meta, Google o TikTok.
Algoritmo
È un set di regole da seguire per risolvere un problema. Anche la ricetta della carbonara segue un algoritmo.
API, Application Programming Interface
È un mediatore software grazie al quale due applicazioni diverse possono comunicare tra loro.
Avatar
La variante disegnata o animata del selfie. Nell’induismo, la discesa e incarnazione di una divinità: spesso chi sceglie un’avatar invece di una foto lo fa per trasmettere un’informazione su di sé più complessa e articolata.
Bofu
Bottom of the funnel, la parte bassa del funnel, quella dove si lavora per raggiungere l’obiettivo desiderato. Può essere una vendita, ma anche l’iscrizione alla newsletter, la compilazione di un form, un appuntamento e, in genere, qualsiasi obiettivo tracciabile.
Boost
La spinta che viene data a un post per raggiungere pubblici diversi dai follower. È una funzionalità di Meta scarsamente efficace perché l’intero budget va su un unico post, mentre l’impostazione di una campagna vera e propria perché di creare gruppi di post / inserzioni.
Buyer persona
L’identikit del cliente ideale a partire dalle sue esigenze, abitudine e scelte di informazione e acquisto. Deve essere il più possibile basato su dati, osservazioni sul campo e interviste.
Challenge
Un gioco, anche senza premi, che coinvolge audience e community a far qualcosa di strano e divertente (per gli altri). Una delle più famose è l’Ice Bucket Challenge, che ha raccolto più di 115 milioni di dollari per la ricerca contro la SLA.
ClickBait
Un titolo e lancio che stuzzicano la curiosità (anche malsana) per spingere le persone a cliccare. Molto usati dalla stampa scandalistica sono assolutamente da evitare nel marketing, pur essendo efficaci.
Chatbot
Software che rispondono alle domande delle persone sia guidandoli all’interno di scelte (come fa un IVR) sia facendo una rudimentale – per ora – analisi del testo. Molto efficaci se le risposte sono all’interno di un database strutturato – un catalogo prodotti, orari dei treni, tracking delle consegne. Possono essere usati anche in modo creativo (e non per forza scherzoso), per dare una personalità e uno stile di relazione al brand.
Cookie
Sono file di dati che identificano il browser con cui vengono compiute informazioni su un sito. Svolgono una serie di funzioni, tra cui: ricordare le abitudini di navigazione, raccogliere dati per distribuire contenuti diversi o mostrare inserzioni pubblicitarie, ricordare user e password, carta di credito (ovviamente con protocolli di sicurezza), indirizzi per le consegne etc.
Community
Nella mia definizione “gruppi di amici che ancora non si conoscono, accomunati da una passione o da un obiettivo”. A differenza dei social network a essere centrale non è la relazione, ma l’argomento.
Copertura (Reach)
Il numero di persone (uniche) raggiunte da un post o da un’inserzione.
CPM
Il costo per distribuire 1000 impression.
Creator
Le persone che pubblicano sui social media creando contenuti originali e hanno la capacità di farlo anche per terzi.
Customer Journey
Il percorso che porta una persona dalla scoperta di un brand o di un prodotto/servizio alla fidelizzazione, passando per diverse fasi – tipicamente approfondimento, valutazione e acquisto. È sovrapponibile al viaggio dell’eroe dello storytelling.
Dark post
Un termine progressivamente in disuso per indicare le inserzioni su Meta che non vengono pubblicate anche nel feed.
Digital PR
Tecniche di relazioni pubbliche pensate per coinvolgere le persone online o per lavorare con influencer.
Dramatis Persona
Il personaggio (character) delle storie, centrale per mettersi nei panni del destinatario e uscire da una logica di comunicazione autorefenziale.
Emoji
Pittogramma, parola giapponese che indica una serie di simboli raffiguranti oggetti, animali e faccine in grado di rappresentare concetti ed emozioni
Engagement (coinvolgimento / interazione)
Parola dal doppio significato, perché viene usata sia per indicare l’engagement visibile (segnale forte), come per esempio like o commenti, sia l’engagement invisibile (segnale debole), come per esempio clic su foto, interazione con i video, tempo fermo sul post. Due interazioni sono segnali forti e in parte invisibili: le condivisioni e i clic sul link.
Feed
La pagina personale di un social network in cui i contenuti vengono distribuiti secondo l’algoritmo della piattaforma, che segue i comportamenti e il linguaggio delle persone.
Funnel
Un modello teorico a forma di imbuto che identifica i passaggi da estraneo a cliente fidelizzato evidenziando la diminuizione delle audience a ogni passaggio. Va letto avendo presente i tassi di conversione più dei numeri assoluti: meglio avere 1000 contatti e 10 nuovi clienti che 100.000 contatti e 5 nuovi clienti.
Hashtag
Parole chiave + cancelletto (hash): gli hashtag funzionano da chiave di ricerca e sono perfetti per raggruppare concetti proprietari del brand o unire più parole. Non vanno mai usati con parole di uso comune e preferibilmente vanno messi alla fine del testo, per non peggiorare la leggibilità.
Impression
Il numero di volte che un’inserzione (post, tweet, foto, video) viene mostrato al pubblico (anche alla stessa persona).
Inbound marketing (o Content strategy)
L’inbound marketing è una strategia incentrata sulla creazione di valore per i clienti attraverso contenuti o esperienze.
Influencer
Creator con un alto numero di follower o la capacità di convincere molte persone a prendere in considerazione un prodotto, un’idea, un movimento. Sono l’equivalente digitale degli opinion leader e sempre più spesso capitalizzano sui social media la fama nata offline.
KOL – Key Opinion Leader
Espressione cinese per indicare gli influencer, molto più precisa.
KPI, Key Performance Indicator
Le metriche di efficacia di una strategia (diverse dagli obiettivi di business per cui la strategia è stata pensata).
Meme
Parola di origine greca (mimema, imitazione creativa) e nata per definire l’equivalente culturale del gene. Mantiene entrambi i significati ma viene normalmente usata per indicare contenuti derivati da altri quasi sempre di natura comica.
Mofu
La parte centrale del funnel, quella in cui la persona coinvolta approfondisce e valuta l’acquisto, visitando il sito o un negozio, chiedendo informazioni, iscrivendosi a una newsletter o simili.
Retargeting
Campagne pubblicitarie rivolte a persone che hanno già interagito con il brand, usando i segnali raccolti con l’engagement (forti e deboli)
ROAS
Return on Advertising Spending, una metrica fondamentale ma utilizzabile solo se le campagne sono collegate a un e-commerce o a una valorizzazione economica degli obiettivi.
Shadow ban
Una penalizzazione applicata dai social media per cui l’account continua a funzionare ma con una distibuzione ristretta.
Social Ads
Campagne pubblicitarie che si svolgono sui social media (e sui siti collegati).
Social media
Media prodotti dai singoli e spesso letti da persone che non interagiscono direttamente.
Social network
Reti sociali di persone legate da legami di amicizia, parentela, conoscenza e che si svolgono (e nascono) anche sulle piattaforme digitali. Per estensione, le stesse piattaforme quando hanno una dinamica di collegamento univoca o biunivoca.
Stories
Contenuti dalla durata limitata (24 ore) caratterizzati dal formato verticale (produzione e fruizione da smartphone) e dall’uso di widget, gif animate, scritte in sovraimpressione.
Tofu
Top of the funnel, parte alta del funnel, quella pensata per far scoprire al potenziale cliente / interlocutore la propria offerta. È quella in cui storytelling e content strategy permettono di intercettare persone non attivamente in cerca delle soluzioni proposte.
Vanity Metrics
Metriche come like, follower, interazioni, quando non parte integrante di una strategia.
Virale
Che si diffonde mutando come un virus: molto meno desiderabile di quanto si pensi.